Almara ha studiato canto presso l'Accademia e l'Università della Musica di Mogol (CET), coltivando una forte passione per la musica e la composizione. Oltre ad essere autrice di testi e articoli, ha ricoperto il ruolo di caporedattrice di un blog scolastico, dimostrando una spiccata attitudine per la scrittura e la comunicazione.
Ciò che rende unica l'arte di Almara è la sua capacità di dare voce al disagio, spesso struggente, ed alle contraddizioni che affliggono i giovani di oggi, raccontata con una voce autentica e coinvolgente.
Almara è nata l'8 marzo, giorno dedicato alla donna, è una giovane e talentuosa artista di Monza, che si fa conoscere con un nome carico di significati affascinanti.
Il nome Almara è composto dalla parola un "Alma", che significa "Anima" in spagnolo e portoghese, e la contrazione di "Lara", il suo nome di battesimo. Questo binomio rimanda all'essenza stessa della sua arte, in cui l'anima è protagonista. Inoltre, il nome Almara significa anche "Favola" nella lingua Hausa, parlata nell’Africa subsahariana, evocando l'aspetto narrativo e fantasioso che caratterizza la sua produzione artistica.
Con una sensibilità fuori dal comune, la sua produzione artistica diventa uno specchio in cui i ragazzi possono riconoscersi, trovando conforto e ispirazione.
Oltre alla sua passione per la musica, Almara nutre una grande passione per gli animali, in particolare per i cavalli e l'equitazione. Per circa un decennio ha partecipato a competizioni nazionali di salto a ostacoli e dressage, e ha conseguito un diploma di riabilitazione equestre terapeuta nel campo educativo ludico sportivo, che le permette di lavorare in questo settore. Attualmente ha abbandonato le competizioni per dedicarsi ad un’equitazione maggiormente “etica”.
L'incontro artistico tra Almara e il produttore Fabio Cobelli ha dato vita a una collaborazione straordinariamente prolifica e creativa, che sta lasciando un'impronta significativa nel panorama musicale contemporaneo.
Questa partnership artistica, nata negli studi Motus di Monza, si è rapidamente evoluta in un sodalizio creativo di grande valore. Fabio Cobelli, noto per la sua esperienza e sensibilità musicale, non si limita al ruolo di produttore, ma si immerge completamente nel processo creativo, componendo le musiche per i brani scritti da Almara, contribuendo a dare forma e vita alle sue idee.
Oltre alla sua attività di cantautrice, Almara si è cimentata anche nell'interpretazione di cover di brani celebri. Tra questi, spiccano le sue versioni di "Anna e Marco" di Lucio Dalla e "Wrecking Ball" di Miley Cyrus, che hanno permesso all'artista di mettere in luce la sua versatilità vocale e la capacità di reinterpretare in chiave personale brani iconici.
Ma è nella composizione dei suoi brani originali che Almara raggiunge il suo massimo potenziale espressivo. Il suo primo singolo come cantautrice, "DOR", tocca il delicato tema del disagio giovanile con una sensibilità fuori dal comune, soprattutto considerando che è stato composto quando l'artista aveva appena 16 anni. Il titolo, derivato da due lingue “Romena e Portoghese”, in Romeno il termine racchiude in sé l'essenza di tre concetti interconnessi: “il desiderio, la nostalgia e la mancanza”, mentre in Portoghese significa semplicemente “dolore”, offrendo uno sguardo autentico e toccante sul mondo interiore degli adolescenti
Seguono poi altri brani che esplorano l'universo delle emozioni e delle contraddizioni umane. "DEJA VU" descrive un amore travagliato, fatto di attrazione e repulsione, e il bisogno di trovare nuovi pretesti per continuare a giocare con i sentimenti. "FENICE", invece, esprime la volontà di rialzarsi dopo esperienze dolorose, proprio come la mitica creatura mitologica.
L'ultimo lavoro di Almara, "ANDROFOBIA", è una potente denuncia che affronta il tema della violenza contro le donne, un brano che trasmette un messaggio dirompente, come un pugno in faccia, attraverso testi crudi e incisivi, l'artista racconta una drammatica esperienza personale, segnata da ansia, dolore e lividi, e dal senso di solitudine e indifesa di fronte a questo pesante vissuto.
Con questo brano, Almara vuole offrire un messaggio di speranza e di supporto a tutte le donne che hanno subito violenze, incoraggiandole a trovare il coraggio di uscire allo scoperto e intraprendere un percorso di rinascita e di riconquista della propria libertà e integrità.
Consapevole della forza e dell'importanza di dare voce a questa problematica, Almara auspica che "ANDROFOBIA" possa essere un grido di dolore e di protesta, ma anche un inno alla resilienza e alla determinazione di tutte le vittime di violenza. Attraverso la sua arte, l'artista vuole offrire un supporto concreto alle donne, invitandole a non restare sole e a cercare l'aiuto e il sostegno necessari per ricominciare a vivere appieno.
Con la sua produzione musicale, Almara si impone come una voce autentica e coinvolgente, in grado di raccontare storie di vita con una profondità e una sensibilità uniche. Attraverso i suoi brani, l'artista offre al suo pubblico uno spaccato dell'anima umana, invitandolo a riflettere su tematiche universali che toccano il cuore di tutti.
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